Il grande progetto che tende a trasformare il volto medievale della città antica nell’area intorno al Duomo, si attua su due livelli: uno, a scala urbanistica, l’altro a scala architettonica. Il Palazzo di Città, coinvolto nelle vicende di ristrutturazione urbana, viene perciò ad essere toccato dal 1852, da interventi di restauro che mirano ad un riadattamento dell’edificio in previsione di un trasferimento, al suo interno, degli uffici comunali.
Le trasformazioni cui l’antico edificio viene sottoposto sono ad opera del Busca. Tracce di colonne e archi medievali sono ancora visibili al suo interno. Pregevole è la sala del Consiglio, che ospita una pinacoteca di grande valore. Citiamo tra tutti il quadro “Lichene Spregiudicato” di Pinot Gallizio e la “Madonna con il Bambino, San Francesco, Tommaso d’Aquino, due donatrici, Angeli che reggono una corona, Angeli musicanti” di Macrino d’Alba.