Presentazione del libro con l’autrice sabato 18 novembre ore 18.00 presso lo Spazio San Giovanni in Piazza Pertinace 4, Alba (CN).
Un vero e proprio tuffo indietro nel tempo, alla scoperta del passato, di affascinanti atmosfere, di usi e costumi distanti da quelli odierni.
“Il Segreto nel Quadro – Il Moncalvo e sua figlia suor Orsola Maddalena Caccia” di Renata Freccero (Araba Fenice) è un romanzo storico verosimile. Si svolge nel periodo della Controriforma e dei conflitti fra le grandi monarchie europee che produssero guerre, miseria e peste. É ambientato nel ducato di Savoia, di Mantova, nello Stato di Milano e in parte nella Repubblica di Genova.
La precettistica, fissata dai trattati dei cardinali ambrosiani Carlo e Federigo Borromeo, regolava l’estetica e i diversi ordini religiosi si contendevano le migliori maestranze per decorare le chiese divenendo grandi committenti. A loro volta duchi e governatori affrescavano i loro palazzi, nel mentre finanziavano le guerre, con pesanti ricadute sulla popolazione e sul territorio. La bellezza, la gioia, il senso dell’eternità si potevano vedere nell’arte più che nella vita quotidiana: non c’è giustizia sociale, non c’è la Provvidenza, ci sono gli artisti e le loro opere. Il narrato è in parte contemporaneo al periodo de “I Promessi Sposi”, ma più che matrimoni di coppia ci sono tanti matrimoni mistici ed una profonda differenza di genere.
Protagonisti principali sono l’artista Guglielmo Caccia detto Il Moncalvo, il padre, e Theodora, la figlia, uguali? No, diversi. Lui dipinge Dio Padre, le madonne, i santi e gli angeli sono bambini paffuti e irrequieti che volano nel cielo attratti dalla terra. Lei è una donna determinata e irenica, dipinge le sante agghindate come le nobildonne e invia messaggi intimi tramite le sue nature morte.
Contemporanea di Artemisia Gentileschi, la monaca pittrice ha un percorso di vita diverso. Indossa l’abito religioso con il nome di Orsola Maddalena e chiusa nella sua casa di Moncalvo, divenuta convento delle Orsoline, promuove la sua bottega d’arte. Ed è proprio questa sua specificità che ha del prodigioso. Theodora Caccia saprà superare molteplici difficoltà, sarà longeva e produrrà oltre cento opere commissionate da prestigiosi committenti, oggi presenti in prestigiosi musei internazionali come il The Metropolitan Museum of Art New York.
Personaggi di secondo piano s’intrecciano negli eventi di una società lontana per abitudini alimentari, difficoltà di trasporti, ignoranza, superstizione, mancanza di cure e igiene. Ciò che resta immutato è l’umano, il sentimento, l’arte.
Le pagine del romanzo si fondano su un’attenta ricerca delle fonti, scritta con una creatività possibile, dove il filo conduttore è l’opera del Moncalvo e di sua figlia Theodora, due artisti ancora poco conosciuti. Pronti a scoprirli?
Renata Freccero, laureata presso l’Università di Genova, è docente di Filosofia, Storia, Lingua e Letteratura italiana. Titolare della cattedra di Storia dell’Educazione Fisica e dello Sport presso il Dpt. Scienze della Vita Biologia e Biologia dei Sistemi, Università Torino, ha collaborato con l’Università di Genova (Scienze della Formazione), L’Università di Firenze (Scienze Antropologiche) e l’Università di Montpellier (FR) IUFM. Autrice di saggi e articoli scientifici, ha partecipato e partecipa tutt’oggi come relatrice a Congressi Internazionali.
È stata curatrice di mostre d’arte presso Casa Italia CONI in occasione dei Giochi Olimpici di Pechino, Vancouver, Londra e dei Giochi del Mediterraneo, Pescara 2009. Ha ricevuto la “Medaglia Dedicata” conferita dalla Presidenza della Repubblica Italiana per l’esposizione presentata a Casa Italia CONI Queen Elizabeth Centre Westminster – XXX Summer Olympic Games London 2012. Ha ottenuto diversi riconoscimenti e premi letterari tra cui il Premio Gronchi nel 1996 e il Premio Manzoni nel 2000. Ha pubblicato romanzi in Italia e di recente in Francia.